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lunedì 10 ottobre 2016

L’UTILIZZO DELLA PEDANA STABILOMETRICA COMPUTERIZZATA COME AUSILIO NELLA DEFINIZIONE DELLA IDONEITA’ AL LAVORO IN ALTEZZA NEL COMPARTO EDILE

Il 35% degli infortuni gravi è dovuto a cadute durante il lavoro eseguito in altezza, se si aggiunge che il 50% di questi infortunio provoca invalidità professionali permanenti si capisce quanto sia determinante predeterminare nella maniera più precisa possibile l’idoneità del lavoratore.

L’assenza di modalità univoche e di un protocollo standardizzato per l’intercettazione della presenza di rischi per problematiche presenti sul lavoratore e soprattutto la mancanza di impiego di strumentazioni di misura lasciano molto alla valutazione soggettiva.


Nella pubblicazione L'utilizzo della pedana stabilometrica computerizzata come ausilio nella definizione della idoneità al lavoro in altezza nel comparto edile (D'Orso, MI; Garaguso, M; Ferrari, G; Riva, MA; Gallamini, M; Cesana, G, - GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA - Vol. 34 - pag. 528-520 - Edizioni PI-ME – 2012) gli autori concludono che la pedana stabilometrica è uno strumento efficace, in associazione all’esame clinico, per l’individuazione di ipersuscettibilità al rischio di caduta dall’alto.

In particolare gli autori evidenziano che l’impiego della pedana non solo ha permesso di confermare  quasi tutte le situazioni di possibile ipersuscibilità emerse dagli esami clinci ma ha inoltre evidenziato altri lavoratori affetti da alterazione delle funzioni dell’equilibrio non emerse durante gli esami eseguiti senza l'ausilio della pedana.